SISTRI E TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI: DA GIUGNO 2016 ULTERIORI NOVITÀ

Categoria: Legislazioni          Autore: Salus et Securitas S.r.l.          Commenti: 0         Data: 30/06/2016

A partire dall’ 8 giugno 2016, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 24 maggio 2016 del nuovo testo unico sul SISTRI per la tracciabilità dei rifiuti, decreto ministeriale del 30 marzo 2016, n. 78, è entrato in vigore la nuova procedura di semplificazione sulle tempistiche di comunicazione dei dati da parte di tutti gli operatori.

Demandando comunque a futuri decreti attuativi del Ministero dell’Ambiente, ritenendo validi gli adempimenti attualmente in vigore sul portale esclusivamente dedicato alla tracciabilità dei rifiuti, la nuova procedura di semplificazione sulle tempistiche di comunicazione dei dati sarà possibile anche attraverso la collaborazione di associazioni di categoria.

Restano invariati e pertanto in vigore quanto previsto per i soggetti obbligati ad aderire al SISTRI, per il contributo di iscrizione a carico delle imprese, per tutte le modalità esecutive.

Il decreto 78/2016 è costituito da 24 articoli e 2 allegati in cui vengono descritti le regole, le norme, i contributi, i nuovi oneri introdotti legati alla digitalizzazione di adempimenti precedentemente previsti in formato cartaceo.

Cos’è il SISTRI? Il SISTRI è il sistema di controllo e tracciabilità dei rifiuti voluto dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare per consentire la tracciabilità dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani della Regione Campania.

Il motivo fondamentale per cui è stato ideato e creato un sistema di monitoraggio e controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, gestito direttamente dall’Arma dei Carabinieri verificando flussi di informazione e rispettivi processi, è legato alla lotta contro l’illegalità nel settore rifiuti speciali, costituendo una priorità del Governo con lo scopo di vigilare correttamente sul sistema di rivelazione dei dati e di ottimizzare i compiti di controllo.

I vantaggi dell’applicazione del SISTRI sono correlati alla trasparenza, alla prevenzione, all’efficacia, alla semplificazione della normativa con l’obiettivo di ridurre il più possibile i danni di carattere ambientale.

Sono soggetti ad obbligo del SISTRI imprese ed enti che trasportano rifiuti pericolosi, che effettuano trasporto navale, intermodale marittimo ed intermodale ferroviario. Risulta invece volontaria per produttori, gestori, commercianti ed intermediari l’iscrizione al SISTRI. Le modalità operative verranno introdotte da decreti attuativi. Dopo 30 giorni dall’iscrizione, si consegnano dispositivo USB e credenziali ai fini dell’accesso al sistema, i volontari invece comunicano sul portale la loro scelta nella rispettiva sezione ed in qualsiasi momento possono ritornare alla modalità cartacea.

Annualmente è previsto il pagamento della tariffa di coloro che sono iscritti al SISTRI, indicata chiaramente nell’allegato I del decreto.

Il regolamento descrive le modalità di compilazione delle schede SISTRI, indicando quantitativi e proprietà dei rifiuti. Il termine ultimo della compilazione è di 10 giorni lavorativi successivi alla produzione del rifiuto stesso.

Con il nuovo decreto è quindi possibile delegare la gestione operativa alle associazioni di categoria presenti sul territorio nazionale.

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